giovedì 22 settembre 2011

"Coppi, Bartali e le interviste a fine gara"

Delitto Melania Rea        

Investigazione e supporters



Come sempre accade nel nostro paese, alla fine tutto si riduce nella scelta fra Coppi o Bartali...
Da una parte Gli Strenui Paladini del Caporal maggiore , dall' altra I Difensori Della Teoria Della Terra Piatta .
Voglio smarcarmi da questa contrapposizione,pur consapevole che io stesso la alimento con i miei scritti; voglio smarcarmi per onestà intellettuale verso me stesso e perchè è forse l'unico modo per arrivare a cogliere il barlume di verità ancora raggiungibile in questo caso ormai macellato da Mass Media in piena tempesta ormonale, giornalisti da una botta e via, cronisti veterani ma ormai dimentichi dell'antica deontologia professionale.
Vorrei quindi dire a chi è sempre stato dall'altra parte della strada che, sì, ritengo possibile che Parolisi Salvatore sia l'assassino di sua moglie...

venerdì 16 settembre 2011

Robert Yates, un serial killer "ordinario"

Articolo a quattro mani di Massimo Prati e Alessandro Bosca
 
Robert Lee Yates nacque nel 1952 nello Stato di Washington. Figlio di una famiglia borghese, a sei anni venne molestato da un vicino di casa. Nonostante questo, e nonostante il rapporto travagliato con la madre, donna dal carattere dominante, crebbe forte ed atletico. A 18 anni si iscrisse alla Oak Harbor High Scool, tre anni dopo iniziò a frequentare il College di Walla Walla ma gli scarsi profitti lo convinsero a cercarsi un lavoro. Nel frattempo aveva preso moglie, si era separato e risposato ed era nata già la sua prima figlia. A soli 23 anni fu assunto come guardia carceraria presso il penitenziario di Walla Walla, pochi mesi e decise di arruolarsi nell'esercito degli Stati Uniti dove riusci ad ottenere il brevetto per pilotare aerei da trasporto ed elicotteri civili. Era un uomo serio Robert Yates, talmente serio che servì il suo paese in ogni modo e in ogni luogo.

martedì 13 settembre 2011

Delitto Rea - Attesa per il video di Vanity Fair

Vanity Fair, una delle poche fonti giornalistiche con uno sguardo lucido sul caso della ventinovenne di Somma Vesuviana, scomparsa il 18 Aprile e ritrovata assassinata due giorni dopo al chiosco della pineta nei pressi di Ripe di Civitella, sta lavorando ad un video esclusivo : il tragitto fiutato dalle unità cinofile, che dalle altalene porta al monumento ai caduti e, attraverso un sentiero retrostante, ad una vecchia roulotte abbandonata.
Era stata la difesa di Parolisi a sottolineare questo passaggio dell'indagine, colpevolmente dimenticato dagli inquirenti di Teramo ed Ascoli.
Il cane molecolare Piergiorgio, nell'imminenza della scomparsa, aveva fiutato le tracce di Melania lungo la strada secondaria che dalle altalene porta al bivio Bar Segà-Monumento ai caduti e, una volta giunto nei pressi di quest'ultimo, aveva imboccato un sentiero nascosto alla vista fino ad una vecchia roulotte.
Il video, girato (a piedi) in questi giorni, è stato effettuato da un inviato che all'epoca aveva assistito alle ricerche in presa diretta

Qualcosa non torna in quel di Pianoro...

..e,stupirà forse i lettori più avvezzi al gossip investigativo che ad un accostamento logico-deduttivo-scientifico, non dipende da Salvatore Parolisi.
Dalle molteplici testimonianze raccolte in "multiconferenza" e che a ben vedere si inquinano a livello temporale (a questo proposito vi rimando all' ottimo blog dell'amico Massimo Prati http://albatros-volandocontrovento.blogspot.com/) alle tracce di DNA repertate sul cadavere della povera Melania e poi sottovalutati, dalle tracce ematiche sul camminamento del chiosco della pineta all' impronta di scarpa vicino al cadavere, sono tanti i dubbi che la ricostruzione (provvisoria ovviamente) messa in piedi dagli inquirenti lascia ad un osservatore che non si ponga passivamente di fronte a questa indagine.
Una più di tutte lascia interdetti e, forse, persino un po' spaventati; la pista olfattiva indicata dai cani.
Il protagonista di questa storia dentro il dramma è Piergiorgio, una cane Bloodhound,  "volgarmente" definito cane molecolare.
Piergiorgio comincia la sua ricerca la sera del 18 Aprile,poche ore dopo la scomparsa della donna; precedentemente erano stati prelevati gli odori di Melania da rimmel, lucidalabbra e scarpe.
La ricerca parte dalla zona della altalene, dopo un brevi giro a 360° per non dare indicazioni all'animale, che, immediatamente dopo aver ricevuto il comando "cerca", si dirige verso il chiosco adiacente ai bagni pubblici e,una volta raggiunto la strada asfaltata, svolta a sinistra ed imbocca la via che conduce al bivio Monumento-Bar Segà. Piergiorgio la percorre, senza esitazioni, sul lato destro,senza abbandonarlo mai ed al bivio si ferma...fiuta per alcuni secondi in direzione del Bar,lo "scarta" e prende la strada in discesa fino al monumento. Qui il cane fiuta l'erba ed anche in questo caso non ha dubbi; sente l'odore di Melania dietro al Monumento ai caduti,su un sentiero non visibile dalla strada.
Immediatamente Il Sig Macciò,istruttore del Blodhound, ripete l'esperimento con i medesimi risultati; non solo, pone nuovamente al cane la scelta del bivio e nuovamente Piergiorgio punta il monumento. Qui opera una nuova ricerca ed ancora imbocca il sentiero retrostante.